Dove sta Jordan Lukaku? Una domanda che non aveva trovato risposta. Dopo il mancato trasferimento al Newcastle, è completamente sparito dai radar biancocelesti. Unico avvistamento al MC Donald.

Attenzione però, dopo ben due anni e dopo averlo intravisto in panchina domenica a Bologna, il belga pare abbia finito il calvario. Sparita l’infiammazione che ha determinato la lunga assenza del calciatore.
Jordan Is back, si allena a Formello e chiede la sua seconda chance.

In tutto questo tempo, mentre vedevamo il capitano arrancare spolmonato senza sostituto, Durmisi si confermava l’ennesimo flop e Jony è troppo impegnato nel reparto offensivo, ci stiamo dimenticati un piccolo, enorme, particolare: Lukaku.

Il “Velociraptor” azzoppatello ora è tornato e non intendo che ha di nuovo messo piede a Formello,  ma è stato inserito nella lista dei convocati contro il Genoa ed il Bologna.

Sì, sembra assurdo, il tempo passa e noi dimentichiamo, tutti presi ad osservare le gesta dell’altro Lukaku, “quello bono” come direbbe qualcuno, ovvero Romelu.
Sembra assurdo, eppure lo abbiamo scordato. Un pensiero forse distratto quando c’è stato propinato Durmisi, “ma non era meglio Lukaku pure co’ ‘na gamba sola?”.
Proprio i primi minuti di Riza Durmisi c’erano serviti a capire quanto ci mancasse un giocatore come lui.

Ci mancava lo “spaccapartite” a sinistra.
Jordan è nato per correre, forse più per correre che per giocare a pallone e, quando gli avversari cominciavano a camminare per il campo cercando bombole d’ossigeno, con la sua velocità poteva fare ciò che voleva.
Proprio per questo era l’unica alternativa valida a Senad Lulic,  a partita in corso infatti, spesso era stata la scelta più azzeccata.  Agli atti è stato depositato il reperto 1:  la finale di Supercoppa.

Se solo si scoprisse un modo per non farlo infortunare senza tenerlo chiuso in una campana di vetro, rischia di farsi male anche lavandosi i denti, potrebbe iniziare perfino a fare il titolare in quelle partite che richiedono il turnover obbligatorio.
7 gare in 23 giorni. È lecito pensare a lui?

Inutile nascondere che non abbiamo scoperto l’acqua calda, non abbiamo tra le mani uno tipo il “futuro CR7”, tantomeno abbiamo a Formello Romelu, Jordan ha suoi limiti ben marcati.

In primis la forma fisica che gli impedisce di giocare 90 minuti.
Qualcuno lo ricorda in campo per 90 minuti?
Può darsi sia successo, ma quante volte dal suo arrivo?
Un evento troppo sporadico per essere degno di un ricordo.
La dieta non funziona, o forse troppo MC Donald rende vano ogni qualsivoglia tentativo.

Difensivamente parlando, come gli altri compagni di reparto,  ha parecchie pecche, in caso contrario sarebbe un quasi fenomeno ed il Newcastle non avrebbe sentito odore di “bufala”.

Simone Inzaghi però, ritrovando Jordan senza ammaccature, potrebbe non riuscire più a farne a meno.
Non è Patric che intanto posta un selfie su Instagram. 

Dopo un anno passato con l’hashtag #mainagioia, Jordan potrebbe tornare a mangiare il panettone a Formello.
Un tunnel che finalmente fa intravedere la luce.
Era tornato a disposizione a novembre, 2018, ma già a gennaio si era nuovamente infortunato.
Ha deciso di operarsi, è finito sotto i ferri per risolvere la calcificazione al tendine rotuleo di cui soffriva ad entrambe le ginocchia.
Adesso, dopo una stagione nel dimenticatoio, potrebbe chiudere l’anno da incubo con una gioia.
Dopo la sosta la Lazio si troverà davanti un vero e proprio tour de force, gare complicate tra Europa League e campionato. Un calendario fitto di impegni complicati.
Il Celtic, euroavversario, capolista del girone e poi pioggia di scontri diretti; Atalanta, Fiorentina, Torino, Milan e tutto in soli 23 giorni.

Il pensiero inevitabilmente corre diretto a quello che ci manca, ci mancano i sostituti, abbiamo la panchina corta….. Ma, presa da un momento di insano ottimismo, per una volta voglio guardare a quello che abbiamo: Jordan is back!

E Jony? Necessità fa virtù, tutto fa brodo ma non tutto fa Proto, tanto va Lotito a lardo che ci lascia lo zampino, rosso di sera bel tempo si spera……. And singing in the rain.

Lukaku è tornato sì, ma maneggiare con cura!

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